LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Adielle
|
||||
Hai messo un vestito corto stasera sperando d'incontrarmi sulle panche arrugginite di questa festa d'ognissanti e che i miei occhi ti sfiorassero le cosce e le caviglie sottili i piedi volanti tra lo zigzagare delle percussioni perchè capissi che quello che ho perso non è solo carne per contrasto il tuo uomo mi sembra un tipo normale non me ne farò mai una ragione penserò di scrivere canzoni tristi tutte col tuo nome e berrò alla tua salute tutte le volte che non avrò altro di meglio da fare il male che provo nel vederti senza avere per me le tue attenzioni acrobatiche ha una radice sottile che cresce nella corteccia cerebrale la notte non prendo sonno quando vorrei sognarti e mi torturo col ricordo dei passaggi frenetici dei nostri dialoghi in altomare se avessimo fatto l'amore come sarebbe andata? un soffio di vento un respiro proibito una luce che taglia l'ombra di una timida domanda un abbraccio disperato una brusca frenata l'asfalto liscio per la pioggia e va al diavolo com'è andata è andata poi mi faccio coraggio ne incontrerò un'altra col suo sguardo ma mi sento peggio mi vergogno di essere così debole e vado in confusione migliorare con l'età sarebbe una buona ragione per continuare ad osservare le foglie che cadono senza versare lacrime sicure di partecipare della trasformazione che mai miete vittime semmai procura eroi alle stagioni e martiri privi di rimpianti ma crederci è uno schianto e vado in pezzi senza averne di ricambio.
|
|